xxx

xxx

giovedì 8 novembre 2012

Lavazza - “il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è”


Questo era lo slogan che Nino Manfredi negli anni ottanta recitava nello spot della Lavazza, ma prima ancora c’erano Caballero e Carmencita nel celebre cartoon di Carosello. Con questi ricordi di bambino il 26 Ottobre ho partecipato all'evento organizzato dalla Lavazza per quelli di Gente del Fud.

Dire che siamo stati coccolati è poco, ci sono venuti a prendere in albergo e ci hanno portato presso il Lavazza Innovation Center per apprendere i trucchi e i segreti della preparazione del caffè e del cappuccino.
Veniamo accolti da Marcello Arcangeli (Responsabile Commerciale Lavazza) che ci introduce nel mondo del caffè. A fine serata avrò poi modo di scambiare quattro chiacchiere amichevoli con Marcello allo stand Garofalo del Salone del Gusto e percepire tutta la sua passione per il caffè, una sua frase mi è rimasta impressa “noi in Italia sviliamo il caffè! Quando andiamo in un bar chiediamo un caffè mentre all’estero chiedono un ESPRESSO!”. Sante parole !
Ma torniamo all’evento Lavazza, ovviamente all'accoglienza ci viene offerto un ottimo caffè tanto per iniziare la giornata e poi, indossati i grembiuli (bellissimi!) tutti nella sala training; durante il tragitto mi cadono gli occhi sulle placchette che identificano i vari locali/stanze e su tutte campeggiano le figure di Caballero e Carmencita (quanti bei ricordi!).
In sala training si formano le “squadre”, a me toccano quelli che poi si riveleranno degli autentici esperti di miscele arabiche e crema di latte, vale a dire Valentina “La cuoca pasticciona” e Luca “Per un pugno di capperi”. Cominciamo con il caffè, ops! scusate, con l’espresso,  dopo una breve introduzione sulla tecnica per la preparazione di un perfetto espresso tocca a noi cimentarci, l’esercizio è semplice ed in tutta scioltezza raggiungiamo il risultato.
Passiamo poi alla preparazione del cappuccino, prima il momento teorico su come si prepara una perfetta crema di latte (e si perché non si chiama schiuma!); cominciamo subito a percepire le difficoltà e si perché il tempo per ottenere la crema è minimo, 20/25 secondi per montare il latte prima che raggiunga elevate temperature. Cominciamo a sudare freddo, ci mettiamo alla prova e i primi risultati sono assolutamente da dimenticare, come diciamo a Roma la “buttiamo in caciara” (in tutti i sensi) meritandoci l’etichetta di “quelli dell’ultima fila”. Non demordiamo ed andiamo avanti a montare latte a go-go, finiamo le tazze e gentilmente Pasquale “I Sapori del Mediterraneo"  e Giovanni “Symposion Foodies” ce ne offrono alcune di quelle a loro disposizione non perdendo l’occasione per deriderci per i nostri insuccessi.
Spinti dagli incitamenti di Francesca Marchelli e Silvia Ferrata, che però si vedeva lontano un miglio che non avrebbero scommesso un cent su di noi, riusciamo alla fine a preparare un cappuccino senza infamia e senza gloria. Ma porca miseria quanto è difficile !!!
Dopo l’assaggio dei dolcetti preparati per l’occasione dalla Lavazza (ma quanto erano buoni!!!) passiamo alla parte più “fashion” nel corso nella quale degustiamo:
  • Cappuccino solido al sifone
  • Cremaciock in provetta (cioccolata calda con crema espresso)
  • Caviale di caffè su fette di pane tostato e burro vanigliato
La mattinata si conclude con la foto di gruppo e la consegna di un simpaticissimo ed utilissimo gadget.
Grazie ancora a Lavazza per la fantastica mattinata e a Garofalo – Gente del Fud per averlo organizzato.

martedì 6 novembre 2012

Salone del Gusto 2012 – il paradiso per le mie papille gustative

Il Salone del Gusto quest'anno insieme a Terra Madre ha dato luogo alla più grande manifestazione mondiale dedicata agli amanti del buon cibo e della terra, un evento unico che ha avuto per protagonisti il cibo e il canto della Terra.  Ed io c’ero !!!!

Grazie a Garofalo e Gente del Fud che ha scommesso (vincendo !) su 150 foodblogger ai quali ha concesso il loro piccolo momento di celebrità con attività all’interno del fantastico stand Garofalo ma anche presso gli stand regionali dei Presidi Slow Food.


Che dire del Salone, è il luogo ideale per "girare" il mondo, assaggiando, gustando ma principalmente "ascoltando" il racconto dei singoli produttori, spesso piccoli che ti raccontano con passione di introvabili formaggi, farine, dolci, salumi, vini e birre artigianali, queste ultime in forte aumento nel corso degli ultimi anni.



Partecipare al Salone del Gusto per un foodblogger è come andare a Disneyland per un bambino; per noi che amiamo scoprire le qualità e le storie che ci sono dietro ad ogni singolo prodotto di qualità. La mia due giorni è cominciata con un giro per le eccellenze italiane, ho avuto modo di assaggiare, ma forse sarebbe meglio dire gustare, tantissimi prodotti di "nicchia" che non troviamo nella grande distribuzione ma che racchiudono in se tutta la passione e i sacrifici che spesso generazioni hanno messo in campo per raggiungere l'obiettivo di un prodotto di eccellenza. Ma non solo Italia, quest'anno ampio spazio è stato dato al resto del mondo con una sezione dedicata ai piccoli produttori stranieri.


La cosa bella di partecipare ad un evento del genere come foodblogger sta nel fatto che spesso si viene visti dai produttori come un amico sincero, questo perché il foodblogger non ha nessun interesse, recensisce un prodotto con sincerità, oggigiorno rappresenta la voce autorevole ed amica a cui chiedere un consiglio su un prodotto o su un ristorante (come ripeteva Emidio Mansi ;-) ), questo perché il foodblogger fa il suo "lavoro" con passione e neutralità in quanto amante del buon cibo, in poche parole è LIBERO!


Il Salone del Gusto è il posto ideale per mettere a dura prova tutti i sensi del gusto, anche l'umami visto che c'è chi produce una gelatina in grado di enfatizzare questo quinto gusto. È il posto dove puoi trovare chi produce cioccolatini con ganasce di pecorino di fossa, creme aromatizzate di latte di pecora, gelatine di birra per accompagnare formaggi. Insomma in poche parole è il paese dei balocchi per chi ama mangiare bene. Il Salone del Gusto mi ha lasciato le storie dei produttori italiani e stranieri (uno su tutti i produttori malesiani del pepe nero di Rimbas) e una valigia piena di prelibatezze, dal paté di fegato di rana pescatrice (produttore galiziano), alla confettura piccante di zucca, passando per la colatura di alici e le spezie asiatiche alcune introvabili come il pepe nero lungo e il machis. Ma non solo, mi ha permesso di conoscere gente fantastica che ha in comune la stessa passione per il buon cibo (ed anche del buon bere…. ;-) ), tanti sono i foodblogger che ho avuto modo di conoscere da Luca di “Per un pugno di capperi” a Pasquale  de “I Sapori del Mediterraneo"  passando per Valentina “La cuoca pasticciona” e Giò di “Symposion Foodies”, Monica di “Dolci Gusti” e tanti tanti altri.

Menzione speciale per Stefania "BigShade", mia compagna di avventura nell’evento fuori stand, il nostro compito è stato quello di proporre una degustazione del Caciofiore un formaggio della campagna romana ottenuto con latte di pecora e caglio vegetale; di questo formaggio ce ne parla Columella nel suo trattato "De Rustica": "Conviene coagulare il latte con caglio di agnello o di capretto, quantunque si possa anche rapprendere con il fiore di cardo silvestre o coi semi del cartamo o col latte di fico. In ogni modo il cacio migliore è quello che è stato fatto col minimo possibile di medicamento". (Lucio Giunio Moderato Columella, "De Rustica", 50 d.C.). Un gruppo di piccoli produttori di formaggio della Campagna Romana ha deciso di ricominciare a fare quel formaggio che già all’epoca era tanto amato. Ciò che rende unico nel suo genere questo formaggio è l’utilizzo di caglio vegetale ottenuto dai petali del fiore cardo (Cynara Cardunculus). L’utilizzo del caglio di cardo, la particolare tecnica casearia, il latte di pecora crudo proveniente dalla campagna romana, la curata stagionatura di un mese, rendono il formaggio morbido e cremoso, dall’odore profondo di latte ed il sapore intenso, dolce non salato e con un retrogusto lievemente amaro.


Presentazione del Caciofiore


Un particolare ringraziamento va all’Azienda Agrituristica Acquaranda per averci messo a disposizione il Caciofiore e l’azienda Mongetto per la fantastica confettura extra di zucca leggermente piccante.


E per finire un ringraziamento particolare a Emidio Mansi e Giorgio Marigliano e a tutto lo staff Garofalo e alla loro proverbiale "efficienza sFizzera napoletana"





mercoledì 19 settembre 2012

Penne integrali bio con ricotta e tonno su crema di cannellini ezafferano


La ricetta delle penne integrali con ricotta e tonno su crema di cannellini e zafferano è stata creata per la partecipazione al contest 4° contest ricette estive leggere – pasta integrale bio Benedetto Cavalieri  in accessori finger food.

Questo tipo di pasta è di semola integrale di grano duro coltivato in Italia, da agricoltura biologica, lavorato ed essiccato con metodo delicato.  E' prodotta usando il chicco completo del grano, non privato della crusca e del germe. Tenendo conto che i pesticidi utilizzati in agricoltura si accumulano sulla parte esterna del chicco, la crusca, è bene scegliere per la pasta integrale quella proveniente da agricoltura biologica per non rischiare che sia  inquinata da innumerevoli sostanze chiminche dannose.

Il suo pregio risiede nella grande quantita' di fibre e nella sua bassa percentuale glicemica.
Il germe di grano e' ricco di acidi grassi essenziali ed antiossidanti, mentre la crusca offre molti sali minerali.

Ingredienti:

Preparazione:

Per prima cosa preparare la crema di cannellini, cuocere in acqua i fagioli (meglio se freschi visto che trattasi di una ricetta estiva). A cottura ultimata salare ed aggiungere lo zafferano; frullare il tutto e tenere in caldo.

Per la farcia, mettere in una bowl la ricotta e il tonno tagliato al coltello fino ad ottenere una tartare, amalgamate bene gli ingredienti, salare e pepare.

Mettere in un padellino l'olio EVO ed uno spicchio d'aglio, fate insaporire l'olio facendo attenzione che l'aglio non si bruci. Quando l'olio è pronto spengere il fuoco, eliminare l'aglio ed aggiungere una generosa cucchiaiata di bottarga di tonno (meglio se grattugiata al momento).

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, e scolarla al dente.
Iniziamo ora ad impiattare prendendo una mini coppa finger food e mettendo sul fondo un cucchiaio di crema di cannellini. Disporre a raggiera 9 penne rigate per ogni coppetta. Con una sac a pochè farcire ogni penna rigata con la crema di ricotta e tonno. Aggiungere un filo di olio alla bottarga ed una spolverata di bottarga. Guarnire con un ciuffetto di maggiorana (o altra aromatica meglio se con fiori).




martedì 18 settembre 2012

Risotto al profumo di mare

Il risotto al profumo di mare con gamberi e molluschi è un classico della cucina italiana per questi ultimi scampoli d'estate.

Ingredienti per 6 persone:
400 gr. di riso (vialone nano o carnaroli)
1 kg di cozze
1 kg di vongole veraci
500 gr di gamberoni di sicilia
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
olio EVO
vino bianco
prezzemolo

Preparazione:
Per prima cosa occorre pulire le cozze e far spurgare le vongole. Mettere i molluschi in un tegame capiente con olio EVO, uno spicchio d'aglio e qualche gambo di prezzemolo e far aprire.


A questo punto iniziare la cottura del riso, quindi in un tegame (largo e basso ideale per la cottura del risotto) far imbiondire una cipolla tritata molto finemente (in modo tale che se ne percepisca il sapore ma non sia visibile).


Procedere quindi con la tostatura del riso, operazione che dovrebbe durare un paio di minuti avendo cura di mantenere in movimento il riso onde evitare che i chicchi a contatto con il fondo della pentola brucino. Al termine della tostatura sfumare, tenendo il tegame lontano dalla fiamma, con il vino bianco.


La sfumatura serve a donare al riso una nota acida in contrasto con quella dolce caratteristica del riso. Quando il vino è evaporato aggiungere il liquido di cottura  caldo avendo cura di coprire il riso (2 cm.). Da questo momento parte il tempo di cottura (normalmente 18/20 minuti, per questo diffidate quando in un ristorante vi viene servito un risotto prima che sia passato questo tempo ;-) ).


Io per la cottura ho utilizzato una bisque (brodo di crostacei) e l'acqua di cottura dei molluschi.


Cuocere il riso aggiungendo il liquido ogni volta che il precedente viene assorbito.


Dopo 10 minuti di cottura aggiungere i molluschi (che precedentemente avrete tolto dai gusci tenendone da parte qualcuno intero per la decorazione finale del piatto)


Passati altri 4 minuti aggiungere i gamberi tagliati a pezzetti e continuare con la cottura del riso.


Dopo altri 2 minuti controllare la cottura del riso, salare e se è tutto ok procedere con il periodo di riposo che deve avvenire lontano dalla fiamma lasciando il riso "tranquillo" per 2 minuti. Passato questo tempo, procedere con la mantecatura che in questo caso può avvenire con un goccio di olio EVO freddo di frigorifero.


Impiattare e decorare il piatto con i molluschi integri, un gambero scottato in padella e una abbondante spolverata di prezzemolo tritato.



martedì 19 giugno 2012

Crostini con provola affumicata e fiori di zucca

Il weekend "visita parenti" mi ha regalato un filone di "pane cafone" (tipico pane campano), una provola fresca affumicata di mozzarella di bufala, e mezzo chilo di fiori di zucca freschi freschi. Al rientro a casa mumble mumble cosa fare? i fiori di zucca erano troppo piccoli da fare fritti e farciti e quindi eccoti qua dei bellissimi crostini con provola affumicata e fiori di zucca ai quali ho aggiunto anche delle acciughe sotto olio.

Ingredienti per 4 persone:
  • 8 fette di pane cafone
  • 1 provola di bufala affumicata
  • fiori di zucca
  • filetti acciughe sotto olio
  • olio EVO
  • pepe nero
Preparazione:
Tagliate le fette di pane non troppo spesse e farle tostare in forno caldo per qualche minuto.

Mettere sulle fette di pane tostate le fettine di provola e sopra i fiori di zucca precedentemente lavati, asciugati ed aperti, a seconda dei gusti aggiungere un paio di filetti di acciughe.



Cuocere in forno a 180° per una decina di minuti, giusto il tempo per far sciogliere la provola.

Tirare fuori dal forno, aggiungere un filo di olio EVO (non troppo saporito) e una macinata di pepe nero.

giovedì 14 giugno 2012

Crostata

Questa ricetta della classica crostata di marmellata mi è stata passata da un'amica, è facilissima e rapidissima, ideale per la colazione e per la merenda........e non solo! Io l'ho preparata utilizzando la marmellata di ciliege ma può essere cotta "vuota" e poi riempita di crema e frutta fresca.

Ingredienti:
  • 300 gr. farina
  • 150 gr. di zucchero
  • 150 gr. di burro
  • 1 uovo intero più un rosso
  • scorsa di un limone
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 1 confezione di marmellata
  • zucchero a velo
Procedimento:
Impastare velocemente tutti gli ingredienti senza lavorare troppo, far riposare in frigo per 1 ora (oppure 20 minuti in frezeer).

Rimpastare velocemente la frolla e dividere in due panetti, uno più grande per la base e uno più piccolo per le strisce da mettere sopra.

Con il panetto più grande foderare una teglia da crostata, mettere la marmellate, ed infine le strisce di frolla ricavate dal panetto più piccolo.

Cuocere in forno a 180° per 30 minuti.

Una volta raffreddata, spolverizzare con zucchero a velo.



lunedì 11 giugno 2012

Biscotti al cioccolato "chocolate crinkles"

Qualche tempo fa ero alla ricerca di un'idea su come utilizzare il cioccolato delle uova pasquali e ho trovato questa ricetta di biscotti al cioccolato "chocolate crinkles". L'immagine di questi biscotti mi ha riportato indietro con la memoria, quando da bambino trascorrevo le vacanze estive al paesello ed era prassi andare al forno (ormai chiuso sigh!) a comprare i biscotti per la colazione (e non solo) e tra i tanti c'erano anche questi, croccanti fuori e morbidissimi dentro! Per questa ragione ho deciso di provare e devo dire che assaggiandoli ho fatto un salto indietro nel tempo.......

Ingredienti (circa 20 biscotti medi):
  • 220 gr. di cioccolato fondente
  • 220 gr. di farina
  • 2 uova
  • 60 gr. di burro
  • 100 gr. di zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito (io ho utilizzato il Lievitec Dolce Vanigliato della Tecal)
  • zucchero a velo q.b.
Procedimento:
Per prima cosa fondere il cioccolato con il burro e lasciarlo raffreddare.

Montare le uova con lo zucchero, quando il composto sarà chiaro e spumoso aggiungere, poco alla volta, la farina nella quale avrete precedentemente mischiato il lievito.


Quando il composto sarà ben amalgamato aggiungere il cioccolato fuso (freddo) e mescolare bene.
Lasciare raffreddare in frigo per almeno 2 ore. Passato il tempo di riposo preparate delle palline e passarle nello zucchero a velo, appiattire leggermente e mettere sulla placca da forno.

Cuocere a 180° per 15 minuti.


martedì 5 giugno 2012

Fusilli al farro con funghi porcini e ciuffetti di totano

I fusilli al farro con funghi porcini e ciuffetti di totano è una reinterpretazione della solita mari e monti che tende a diventare quindi un "mare e sottobosco".

Ingredienti per 4 persone:
  • 320 gr. di fusilli al farro (io ho utilizzato quelli della linea biologica del pastificio Verrigni)
  • funghi porcini (vanno bene anche quelli surgelati)
  • i "ciuffetti" di 4 totani di medie dimensioni
  • aglio
  • olio EVO
  • prezzemolo
  • pepe
Preparazione:
In un'ampia padella far prendere sapore all'olio con uno spicchio di aglio in camicia, dopodiché aggiungere i funghi e far cuocere, quando manca poco al termine della cottura aggiungere i ciuffetti di totano (che dovranno cuocere poco). Salare e pepare.

Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e terminare la cottura in padella, aggiungendo se necessario un po' di acqua di cottura.

Impiattare con una generosa manciata di prezzemolo fresco tritato.


lunedì 21 maggio 2012

Peperoni ripieni

I peperoni ripieni sono un piatto che ben si presta per una serata estiva, periodo in cui questo ortaggio da il massimo, inoltre l'estate è anche il periodo in cui possiamo trovare anche molte erbe aromatiche fresche.

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 peperoni medi (possibilmente di forma regolare ed in grado di rimane "in piedi")
  • pane raffermo
  • aceto di vino rosso
  • 2 patate medie
  • erbe aromatiche fresche
    • timo
    • basilico
    • prezzemolo
    • rosmarino
    • maggiorana
    • menta
  • capperi
  • olive taggiasche
  • filetti di acciughe sottolio
  • olio EVO
  • sale q.b.
Preparazione:
Pulire i peperoni aprendo un "coperchio" dalla parte del picciolo e rimuovere i semi interni e i filamenti bianchi.
Lasciare abborbidire il pane raffermo in una ciotola con acqua e 2 cucchiai di aceto rosso.
Mettere il pane ammorbidito in un mixer insieme ai 4 filetti di acciughe, una manciata di capperi dissalati, le olie taggiasche, le erbe aromatiche e le patate lesse.
Frullare ed aggiustare di sale.
Con un cucchiaio riempire i peperoni e chiuderli con il loro "tappo".


Cuocere in forno a 180° per un'ora circa.


lunedì 14 maggio 2012

Insalata di fettuccine di totani

Sabato scorsa a Roma c'erano 30 gradi e vista la temperatura prettamente estiva ho pensato di preparare un'insalata di fettuccine di totani. Questa insalata è un piatto fresco e gustoso ideale per le calde giornate estive, abbinata magari ad un vino rosato servito ghiacciato.

Ingredienti per 4 persone:
Preparazione:
Pulire i totani, aprire ogni sacca e tagliarla a striscioline (nel verso della lunghezza).

Mondare l'insalatina e condirla con sale marino verde delle Hawaii, olio EVO il succo dei due lime.

In una padella tostare i pinoli e le mandorle e mettere da parte. Portare ad alta temperatura la padella vuota e mettere le striscioline di totano. Lasciare cuocere per qualche minuto ed aggiungere il succo delle arance, fare rapprendere il succo ed adagiare i totani sull'insalatina aggiungendo i pinoli e le mandorle.


venerdì 27 aprile 2012

Tortino di riso venere con mazzancolle su crema di yogurt al curry

Il tortino di riso venere con mazzancolle su crema di yogurt al curry è una variante è un piatto esotico di facile preparazione ideale per le calde giornate estive.

Ingredienti per 4 persone:
  • 240 gr. di riso venere
  • 12 mazzancolle
  • 250 di yogurt bianco naturale
  • latte
  • pomodorini
  • 1 arancio
  • curry
  • sale
  • olio EVO
Preparazione:
Per prima cosa cuocere il riso venere tenendo conto che il tempo di cottura normalmente è di circa 30/40 minuti. Scolare il riso e freddarlo sotto acqua corrente. Sgranare il riso in un recipiente capiente aggiungendo olio EVO e sale.

Sgusciare le mazzancolle e privarle del budellino, tenerne 4 da parte con la coda (saranno utilizzate per la decorazione del piatto), ridurre le altre 8 mazzancolle a tartare e lasciarle marinare in frigo con olio EVO, ed il succo di mezzo arancio.

Tagliare i pomodori a dadini e condirli con olio EVO, sale e succo di mezzo arancio.

In una terrina amalgamare bene lo yogurt con un goccio di latte, aggiungere la scorsa dell'arancio grattuggiata ed un cucchiaino di curry in polvere.

Prendere dei pirottini di alluminio e mettere un cucchiaio di riso venere, uno strato di mazzancolle marinate ed ancora riso venere. Pressare bene e lasciare riposare per qualche minuto.

Saltare in padella rovente le 4 mazzancolle intere che avete tenuto da parte per la guarnizione del piatto.

Impiattare mettendo la salsa di yogurt a specchio, mettere al centro il tortino di riso venere, adagiare sopra il tortino il gambero intero, disporre intorno i pomodorini.

Accompagnate con un vino bianco fresco e molto profumato.


giovedì 26 aprile 2012

Seppioline con piselli

Le seppie con i piselli sono un piatto della tradizione culinaria laziale ed io l'ho voluto rivisitare creando queste seppioline con piselli in modo da ottenere un secondo leggero e di effetto.

Ingredienti per 4 persone
  • 1 Kg. seppioline
  • 400 gr. piselli (anche surgelati)
  • cipolla
  • olio EVO
  • pane
  • menta
  • sale nero delle Hawaii
Preparazione
Rosolare in un tegame la cipolla con l'olio EVO. Aggiungere i piselli e portare a cottura. Salare, aggiungere le foglie di menta e con un frullatore ad immersione riducete il tutto in crema.

Mettere le seppioline pulite in un'ampia padella molto calda. Fare cuocere per qualche minuto (giusto il tempo che prendono colore).

Impiattate con crema di piselli a specchio e le seppioline (in ogni piatto mettete sia i "sacchi" che i "ciuffi") al centro ed un filo di olio EVO. Guarnite con sale nero delle Hawaii e briciole di pane tostato in padella con le foglie di menta.

Io l'ho servito con un Vermentino di Gallura "Canayli"


venerdì 13 aprile 2012

SpaghettORO alle vongole

Lo SpaghettORO alle vongole nasce dalla collaborazione con l'antico pastificio rosetano "Verrigni" che mi ha recapitato questo fantastico pacco.


Verrigni per le proprie paste, seleziona le miscele dei migliori grani duri ed utilizza l'acqua pura del Gran Sasso d'Italia. Tutto questo, con l'aggiunta delle trafile in bronzo e in oro ma  soprattutto l'essiccazione rigorosa a bassa temperatura, necessaria per conservare integra la struttura amidacea della pasta, preservando i naturali processi di micro-fermentazione che danno quel gusto e caratteristico sapore della buona pasta di una volta, garantendo la capacità di assorbimento dei condimenti.





Particolarmente curato ed elegante è il confezionamento, sul retro della confezione dello SpaghettORO è riportata la storia del Pastaio Folle.


Veniamo alla ricetta, io sono andato sul classico abbinando il "ruvido" e "corposo" SpaghettORO alle vongole.

Ingredienti per 4 persone:
  • 1 kg. di vongole
  • 1 pacco di SpaghettORO "Verrigni"
  • uno spicchio di aglio
  • olio EVO
  • prezzemolo
Per la preparazione ho seguito la ricetta classica che ho postato in precedenza in questo blog e che potete trovare qui.

Un piatto di gran successo !


giovedì 12 aprile 2012

Ravioli ricotta e gamberi

I ravioli ricotta e gamberi è un piatto che ho preparato nell'ambito della collaborazione con il Molino Chiavazza. In questa ricetta ho potuto sfruttare la fantastica qualità delle loro farine, in grado di garantire una ottima resa ed una sfoglia veramente "robusta".

Ingredienti:
Preparazione:
Per prima cosa sgusciare i gamberi e con le teste e i carapaci preparate una bisque.
Impastare le farine e le uova fino a chiudere l'impasto, avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare in frigo per almeno un'ora (con le dosi sopra riportate ho realizzato circa 40 ravioli più 4 porzioni di tagliatelle).

Mettere nel mixer la ricotta, i gamberi sgusciati e le foglie di maggiorana fresca. Triturate ed aggiustate di sale.

Stendere la pasta in strisce e con l'aiuto di un sac a poche mettere il ripieno sulla sfoglia.



Bagnare i bordi e chiudere i ravioli, facendo attenzione a pressare bene il bordo in modo da evitare che il ripieno fuoriesca in fase di cottura.



In una padella cuocere i pomodorini pachino tagliati a cubetti con alcuni cucchiai di bisque.
Cuocere in abbondante acqua salata i ravioli e saltarli nella padella con i pomodorini.

Impiattare e aggiungere un filo di olio EVO a crudo.


lunedì 2 aprile 2012

Rolls di spigola con verdure croccanti e crema di zucchine

I rolls di spigola con verdure croccanti e crema di zucchine, è un piatto che prima del corso "Davvero Cuochi" (terminato la scorsa settimana con la cena finale ;-) ) non avrei mai pensato di creare. Devo dire che il corso è stato molto utile, l'idea di questo piatto mi è venuta all'improvviso, come un lampo.

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 filetti di spigola
  • 2 carote
  • zucchine
  • cipolla
  • maggiorana
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
Preparazione:
Mondare le carote ed alcune zucchine e tagliarle a bastoncini. Saltarle in padella con pochissimo olio EVO fino a renderle croccanti; tenere in caldo.

Mondare le restanti zucchine, tagliarle a rondelle e cuocerle in padella con olio EVO, cipolla e maggiorana fresca. A fine cottura, salare e  frullarne una parte aggiungendo se necessario dell'olio. Tenere in caldo la crema ottenuta.

Prendere un foglio di carta da forno, ungerlo leggermente, aggiungere un pizzico di sale ed una macinata di pepe, adagiarvi sopra il filetto, coprire con altro foglio di carta da forno e battere il filetto in modo da assottigliarne le carni. Ripetere l'operazione per con gli altri filetti.

Preparare i rolls, prendere il filetto con il foglio di carta da forno e mettere trasversalmente alcuni bastoncini di carota e zucchina. Arrotolare, aiutandovi con la carta da forno (tagliando la carta in eccesso). Lasciare rapprendere in frigo per circa 30 minuti.

Portate a calore la padella in cui avete cotto le zucchine e quando è ben calda adagiarvi i filetti di spigola arrotolati ancora nella carta da forno. Fate cuocere per qualche minuto avendo cura di girare i rotolini in modo che si cuociano uniformemente.

Con l'aiuto di un coltello affilato ricavate dai rotoli i rolls e togliete la carta da forno.

Servite con la crema di zucchine a specchio, una cucchiaiata di zucchine stufate ed adagiare sopra i rolls. Guarnire con un rametto di maggiorana.


venerdì 23 marzo 2012

Tiramisù destrutturato - ricetta dello chef Davide Mazza

Nel corso della lezione sui dolci al cucchiaio lo chef Davide Mazza ha diviso noi "cheffini" (così come accaduto nella lezione sul finger food) in brigate ed a ognuno ha assegnato la preparazione di un dolce; alla mia brigata è toccata la preparazione del suo tiramisù destrutturato formato da una cupola di mascarpone con un cuore di caffè adagiato su un biscuit al savoiardo.

Ingredienti (con queste dosi noi abbiamo realizzato 12 porzioni):
Biscuit al savoiardo
  • 100 gr. zucchero
  • 5 tuorli uovo
  • 3 albumi
  • 100 gr. farina
  • 50 gr. savoiardi
Cuor di Caffè
  •  200 gr. zucchero
  • 150 dl acqua
  • 100 dl di panna
  • 70 gr. caffè solubile
Cupola di mascarpone
  • 500 gr. mascarpone
  • 180 gr. tuorlo uovo
  • 300 gr. zucchero
  • 100 gr. acqua
  • 1 dl panna
  • 4 fogli di gelatina

Preparazione:
Per prima cosa prepariamo il cuor di caffè, in assenza di una abbattitore è consigliabile prepararlo il giorno prima in modo da riuscirlo a congelare in freezer. Sciogliere lo zucchero nell'acqua, aggiungere la panna ed il caffè e lasciare bollire per 5 minuti. Lasciare raffreddare e riempire gli stampini del ghiaccio e riporre in congelatore.

Passiamo alla cupola di mascarpone, sciogliere lo zucchero con l'acqua e portarlo a 121° (è ovviamente indispensabile il termometro.....), sciogliere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda. Montare i tuorli e aggiungere lo sciroppo di zucchero senza spegnere la planetaria. Continuare a montare il composto fino a che non risulti spumoso. Aggiungere la panna montata e il mascarpone mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Riempire gli stampi a semisfera e mettere in frigo per farli rapprendere.

Per preparare il biscuit, montare i tuorli con metà dello zucchero e a parte gli albumi con la restante metà dello zucchero. Unire i due composti delicatamente mescolando dal basso verso l'alto; aggiungere la farina setacciata amalgamandola sempre con movimenti dal basso verso l'alto, ed infine amalgamare i savoiardi sbriciolati. Stendere il composto su una placca rivestita con carta da forno in modo tale da avere uno spessore di 1/2 cm. Cuocere in forno caldo a 180° per 15 minuti. A cottura ultimata ricavare, con l'aiuto di un coppapasta, dei dischi dello stesso diametro delle semisfere utilizzate per la crema al mascarpone.

Per la composizione, prendere le semisfere ed inserirvi al centro il cuor di caffè, posizionare un disco di biscuit al savoiardo e capovolgere il tutto nel piatto di portata.

A piacere potete guarnire con una ganache di cioccolato.


lunedì 12 marzo 2012

Calamaro ripieno al vapore

Il calamaro ripieno al vapore è una ricetta dello chef Davide Mazza (autore di un  interessantissimo libro su questo metodo di cottura "Tradizione & Vapore").  La cottura al vapore ha la particolarità di mantenere intatte le qualità organolettiche degli alimenti, il vapore penetra nei "pori", in questo caso del calamaro, procedendo ad una cottura anche dell'interno dell'alimento.

Ingredienti per 4 persone:
  • 4 calamari medi
  • pomodorini
  • olive taggiasche
  • erbe aromatiche secondo gusti
  • olio EVO
  • pane in cassetta
  • zucchine
  • scalogno
  • succo di mezzo arancio
Preparazione:
Per prima cosa preparare la crema di zucchine che servirà come base per il piatto, quindi mondare le zucchine e le farle andare per un paio di minuti in un tegamino insieme allo scalogno. Passarle al mixer con qualche cubetto di ghiaccio, fino ad ottenere una crema liscia.

Pulire i calamari eviscerandoli e togliendo la pelle, tagliarli a metà nel senso della lunghezza ed aprirli a libro, pulire l’interno rimuovendo eventuali parti gelatinose rimaste. Praticare delle incisioni con tagli incrociati sulla parte interna del calamaro facendo attenzione a non tagliare completamente la carne.

In una ciotola preparare la farcia con i pomodorini tagliati a pezzetti, un goccio di olio EVO, le erbe aromatiche (basilico, timo, erba cipollina, secondo i propri gusti), le olive taggiasche sminuzzate, la mollica del pane in cassetta e il succo di mezzo arancio. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto morbido, aggiustare di sale e pepe.

Metto il composto sul calamaro (dalla parte opposta dove ho praticato le incisioni) in senso orizzontale. Così facendo, durante la cottura il calamaro si “arriccerà” richiudendosi intorno al composto.

Metto in cottura a vapore per 8/10 minuti. Possiamo aromatizzare l'acqua ad esempio aggiungendo la buccia dell'arancio.

Impiattarre mettendo la crema di zucchine a specchio e il calamaro tagliato a scaloppa. Aggiungere un filo di olio a crudo e servire caldo.

Per dare croccantezza al piatto è possibile aggiungere dei pezzetti di pane tostato in forno ed aromatizzato con delle erbe.


venerdì 9 marzo 2012

Filetto di maiale con mandorle e cicoria su vellutata di zucca alprofumo di finocchio

Ecco qui il secondo piatto preparato nel corso della lezione sulla decorazione del piatto, lo chef Davide Mazza ci ha messo a disposizione, come per il pesce,  una gran varietà di verdure e diversi tagli di carne oltre a qualsiasi altro ingrediente, l'obiettivo come nel caso del pesce (guarda qui) era quello di creare e presentare un piatto di carne che potesse essere servito come secondo. Di seguito la mia creazione.

ingredienti (per una porzione):
  • 3 medaglioni di filetto di maiale
  • mazzetto di cicoria
  • zucca
  • mezza patata
  • semi finocchio
  • aglio
  • cipolla
  • olio EVO
  • sale
  • mandorle
  • cacioricotta (o pecorino toscano)
Preparazione:
Per prima cosa mettere a stufare la zucca e la patata tagliate a pezzetti con un po’ di cipolla, semi di finocchio e un pizzico di sale. Terminata la cottura frullarle e mettere da parte.

Mondare la cicoria e saltarla in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio. Salare a fine cottura.
Prendere i 3 medaglioni, e passarli nelle mandorle tritate e i semi di finocchio, cuocerli in una padella antiaderente molto calda. Salare e pepare alla fine.


Impiattare mettendo la crema di zucca a specchio, disponete poi al centro la cicoria saltata, e poi i 3 medaglioni di filetto di maiale. Cospargete con le mandorle tritate rimaste nella padella e grattugiate sopra il cacio ricotta (sarebbe forse meglio utilizzare un formaggio più saporito tipo pecorino toscano).


giovedì 8 marzo 2012

Torrette di rombo e gamberi con zucca e carciofi croccanti

]Ieri sera, come al solito, grandissima lezione dello chef Davide Mazza, argomento della serata: la decorazione del piatto. Dopo un'introduzione sull'importanza della presentazione del piatto visto che il primo impatto è quello visivo e che per prima cosa "mangiamo" con gli occhi, è di fondamentale importanza rivolgere l'attenzione alla composizione e presentazione del piatto e quindi:
  • la scelta del piatto: il piatto deve valorizzare la ricetta e rappresentarne il suo "palcoscenico";
  • la guarnizione: rientrano in questa categoria tutti gli ingredienti edibili che vengono aggiunti con il fine di migliorare l'aspetto visivo. Sono parte integrante del piatto e quindi possono essere mangiati concorrendo al suo completamento;
  • la decorazione: in genere realizzata con ingredienti aggiunti al piatto per migliorarne l'estetica (rametto di prezzemolo  ad esempio) e non sono parte integrante della ricetta.
A questo punto lo chef ci ha dato un'ora e mezzo di tempo per preparare un secondo di pesce avendo a disposizione una grande varietà di verdure e diversi tipi di pesce, oltre ovviamente a qualsiasi altro ingredienti di cui avessimo bisogno. Obiettivo finale la preparazione di un piatto pronto per il servizio.

La mia idea è stata quella di realizzare un piatto con i seguenti ingredienti (per una porzione):
  • 1 filetto di rombo
  • 4 gamberi
  • mezzo carciofo
  • zucca
  • lime
  • timo
  • scalogno
  • olio EVO
  • aglio
  • sale
Preparazione:
Per prima cosa mondare il carciofo e tagliarlo a spicchi, farlo saltare in una padella antiaderente con un filo di olio, uno spicchio di aglio e un pizzico di sale fino a renderli croccanti.

In un'altra padella antiaderente scottare, con un filo di olio e un pizzico di sale, le fettine di zucca tagliate sottili, fino a renderle croccanti ma non bruciate, magari per renderle più croccanti si possono passare in forno.

In una ciotola mettere a marinare la tartare di gamberi con olio, sale e succo di lime.
Ricavare dal rombo un filetto e tagliarlo in quadrati di circa 3 cm. per lato. Cuocere il rombo in una padella con un filo di olio, un po' di scalogno tritato (1/3) e del timo fresco.

Terminata la cottura del rombo passare alla composizione del piatto. Formare delle torrette alternando il rombo, la tartare di gambero cruda (che verrà leggermente scottata dal calore rilasciato dal rombo) e una fettina croccante di zucca. Ripetere l'operazione e terminare con un pezzetto di rombo.

In questo piatto, i carciofi croccanti vengono utilizzati come guarnizione mentre dei rametti di timo fresco posizionati sulle torrette servono per decorazione. Questo è il risultato finale.



Utilissime sono state le osservazione e i consigli dello chef e più precisamente:
  • il piatto utilizzato risulta essere troppo piccolo e fa si che il piatto risulti "misero" per essere presentato come secondo, andava utilizzato un piatto più grande concentrando gli elementi nel centro e predisponendo i carciofi (la guarnizione) come parte integrante del piatto.
  • sarebbe stato meglio aggiungere sul fondo del piatto una crema di patate e carciofi, ad esempio, in modo da completarlo.
E questo è lo stesso piatto impiattato dallo chef.




Questo dimostra l'importanza della presentazione, il piatto si è trasformato da antipasto a secondo (magari aggiungendo appunto una crema alla base) utilizzando il piatto giusto e sistemando meglio gli ingredienti nel piatto.

Nella prossima puntata vi racconterò la preparazione dell'altro piatto, questa volta, a base di carne. Stay tuned!